È finito il boom della birra artigianale in USA?

È stato pubblicato a metà aprile l’annuale report di mercato della Brewers Association (BA), associazione che rappresenta oltre 5.600 piccoli e indipendenti produttori statunitensi di birra artigianale.

Il mercato della craft beer made in USA, che ha visto in passato tassi d’incremento importanti, segna ormai da qualche anno una crescita più lenta, dimostrandosi comunque meno in recessione di quello della della birra in generale.

Nel 2023 infatti, secondo BA, i birrifici artigianali degli Stati Uniti d’America hanno insieme prodotto circa 23,5 milioni di barili, volume in calo dell’1% rispetto all’anno precedente, quando al contempo le vendite totali di birra sono calate del 5,1% vs 2022.

La quota della craft beer nel mercato statunitense della birra è stimata per il 2023 nel 13,3% (era il 13,1% nel 2022) e, intanto, continua a crescere il numero dei produttori “artigiani”, tanto da raggiungere lo scorso anno il record di 9.761 attività operanti. Di queste 2.092 sono microbirrifici, 3.502 brewpub (locali dove quindi viene servita birra prodotta in loco), 3.910 birrifici con taproom (quindi dotati di una sala di mescita alla spina) e altri 257 birrifici artigianali regionali.

Insieme i burrifici artigianali statunitense hanno impiegato lo scorso anno 191.421 persone (+1,1% vs 2022).

Ricordiamo in proposito che come già è stato nell’edizione 2022, la birra avrà un suo spazio alla trentesima edizione di SIMEI (12-15 novembre 2024). La manifestazione fieristica organizzata da Unione Italiana Vini fin dal 1963 sarà infatti vetrina d’eccellenza anche per la prima edizione di BeerForum, gli “stati generali” della birra in Italia, appuntamento nel quale, durante i quattro giorni del Salone, verranno affrontati temi riguardanti il mondo della birra insieme a esponenti della ricerca scientifica, università, centri di ricerca ed enti istituzionali, tramite convegni, conferenze, masterclass e talk show.